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Mi proteggo contro le infezioni sessualmente trasmissibili

Mi proteggo contro le infezioni sessualmente trasmissibili

Queste malattie sono sempre attuali, con una netta recrudescenza per le persone infette da HIV in ragione di comportamenti a rischio. L'immunodepressione dei pazienti li rende più vulnerabili: le IST (infezioni sessualmente trasmissibili) sono più gravi. Il miglior mezzo per proteggersi è la prevenzione.


La maggior parte delle IST sono in espansione nel mondo, nonostante l'efficacia dei trattamenti. Questo fenomeno si spiega per numerose ragioni. Si creano così delle catene di contaminazione difficili da spezzare.

  • Evoluzione dei costumi.
  • Precocità e diversità delle pratiche sessuali.
  • Movimenti della popolazione dovuti al turismo o al lavoro.
  • Da un punto di vista individuale: ignoranza o comportamento a rischio deliberato dei soggetti infetti, quindi contagiosi, che non avvisano e prevengono il/la o i/le loro partner.

Le IST si trasmettono durante i rapporti sessuali (vaginali, oro-genitali e anali). Non si ripeterà mai abbastanza che usare il preservativo è il solo modo di evitarle.

L'importante è individuare le IST e trattarle prima che causino gravi complicazioni. Se ha una vita sessuale particolarmente movimentata e se non si protegge sistematicamente, le consigliamo di sottoporsi a screening tutti gli anni, o ogni 6 mesi, e non appena si verifica una situazione a rischio sessuale.

Non esiti a sollevare il tema della sua sessualità durante la visita. Se non sa come informarsi o come informare il/la suo/a partner, possiamo vedere insieme quale atteggiamento adottare.

La gonorrea (dovuta al gonococco).

Diagnosi: per prelievo locale

●    Incubazione: meno di 5 giorni.

●    Bruciore e/o fuoriuscite purulente dal pene o dall'ano.

●    Perdite vaginali.

●    Dolori al basso ventre.

 

●    Infiammazione acuta dell'uretra.

●    Infezione delle trombe, dell'utero.

●    Infezione dei testicoli.

●    Sterilità.

●    Gravidanza extrauterina.

 

La sifilide (dovuta al treponema).

Diagnosi: per prelievo ematico e/o prelievo diretto.

●    Incubazione: da 10 a 90 giorni (in media 3 settimane).

●    Stadio I: ulcerazione a livello del pene, dell'ano, della vulva o all'interno della bocca.

●    Stadio II : da 6 settimane a 6 mesi dopo il contagio, macchie rosse o papule rosse sulla pelle, placche sulle mucose (lingua, labbra, genitali).

 

Complicazioni gravi se non trattate:

●    Danni ai nervi, al cuore, alle arterie, agli occhi, al cervello.

●    Trasmissione ai neonati se la madre non è trattata.

La condilomatosi (dovuta al papillomavirus o HPV).

Diagnosi: per esame locale (anoscopia, peniscopia, speculo) e pap test.

●    Incubazione: da 2 a 6 mesi.

Spesso invisibili, da cui l'importanza dello screening.

●    Uomo: verruche o lesioni a cresta di gallo sul pene e sul glande, intorno all'ano e al canale anale.

●    Donna: verruche o piccoli tumori sulla vulva, la vagina e il collo dell'utero.

●    Lesioni precancerose o cancro del collo dell'utero o dell'ano.

 

L'epatite B (dovuta al virus omonimo).

Diagnosi: per prelievo ematico.

●    Incubazione: da 2 a 8 settimane.

Molto spesso asintomatica, altrimenti:

●    Febbre.

●    Affaticamento.

●    Disturbi digestivi.

●    Ittero.

Rischio di:

●    Epatite cronica (dal 5 al 10%).

●    Cirrosi.

●    Cancro al fegato.

●    Trasmissione ai neonati se la madre è infetta.

La clamidiosi (dovuta al batterio chlamydia).

Diagnosi: per esame delle urine o prelievo locale.

●    Incubazione: da 1 a 3 settimane.

Molto spesso asintomatica nella donna. Altrimenti:

●    Bruciori urinari.

●    Perdite vaginali accompagnate da dolori addominali nella donna.

●    Perdite uretrali nell'uomo.

Nell'uomo:

●    Infiammazione dell'uretra, della prostata, dell'epididimo (canale in cui circolano gli spermatozoi).

●    Rischio di sterilità.

Nella donna:

●    Infiammazione del collo dell'utero.

●    Salpingiti acute, all'origine della sterilità.

●    Rischio di gravidanza extrauterina, o al parto: congiuntivite, infezione polmonare del neonato.

Il linfogranuloma venereo (LGV) rettale (dovuto al batterio chlamydia trachomatis).

Diagnosi: per prelievo locale più prelievo ematico.

●    Incubazione: da 2 a 60 giorni.

●    Ulcerazioni genitali o anali.

●    Dolori rettali.

●    Sanguinamenti e perdite purulente rettali.

●    Gangli a livello dell'ano.

 

●    Fistole.

●    Restringimento ano-rettale.

 

L'herpes genitale (dovuto all'herpes simplex, virus di tipo 2 (HSV2).

Diagnosi: per prelievo locale o prelievo ematico.

●    Incubazione: da 2 a 12 giorni.

Bruciore, prurito precedente la comparsa di piccole vescicole raggruppate, che si trasformano in ulcerazioni.

●    Cronicità.

●    Recidive.

Trasmissione al neonato in caso di poussè erpetiche al parto.

 

 Redazione a cura di "Malice & Co. (Francia)". Traduzione e revisione a cura del Dott. Fabio Pilato.

Data pubblicazione:   30/04/10
 
 

Informazioni sullo studio

Dott. Francesco Angeletti

Ginecologia

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